Calendario Venatorio Emilia Romagna, Pompignoli: “Ennesimo ricorso al TAR, la Regione difenda la sua posizione ed esiga chiarimenti sul merito”
L’assessore regionale alla Caccia e Pesca ribadisce la correttezza del provvedimento e annuncia iniziative legali
Bologna, 14 settembre 2023 - In merito all’ennesimo ricorso presentato al TAR contro il Calendario Venatorio regionale, l’assessore regionale alla Caccia e Pesca, Alessio Mammi, ribadisce la correttezza e la legittimitĂ del provvedimento adottato dalla Giunta.
Il ricorso delle associazioni animaliste
Il ricorso è stato presentato da alcune associazioni animaliste, che contestano le modalità di prelievo di alcune specie cacciabili. In particolare, viene contestata la possibilità di cacciare la tortora, la cesena e il colombaccio.
Le dichiarazioni dell’assessore Mammi
“Siamo certi della correttezza del nostro operato e siamo pronti a difendere la posizione della Regione in tutte le sedi opportune”, ha dichiarato l’assessore Mammi. “Il Calendario Venatorio è stato redatto tenendo conto dei dati scientifici disponibili ed è in linea con le norme nazionali ed europee.
“Chiediamo al TAR di respingere il ricorso e di confermare la validitĂ del Calendario Venatorio. Inoltre, ci riserviamo di intraprendere tutte le iniziative legali necessarie per tutelare gli interessi della Regione e dei cacciatori emiliano-romagnoli”.
Il parere degli esperti
Il parere degli esperti è concorde nel ritenere che il Calendario Venatorio regionale sia legittimo e conforme alle norme vigenti. Il professor Marco Apollonio, docente di Ecologia Faunistica all’UniversitĂ di Sassari, ha dichiarato che “il Calendario Venatorio emiliano-romagnolo è un esempio di buona gestione delle risorse faunistiche”.
Anche il dottor Andrea Gennai, veterinario e presidente dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, ha espresso parere favorevole al Calendario Venatorio regionale. “Il Calendario Venatorio è un atto tecnico-amministrativo che viene adottato sulla base di dati scientifici e nel rispetto delle normative vigenti”, ha dichiarato.
Le conclusioni
La Regione Emilia-Romagna è certa della correttezza del provvedimento adottato e si impegnerĂ a difendere la sua posizione in tutte le sedi opportune. L’assessore Mammi ha annunciato che saranno intraprese tutte le iniziative legali necessarie per tutelare gli interessi della Regione e dei cacciatori emiliano-romagnoli.
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